La sicurezza è sempre al primo posto per San.Co nella produzione delle proprie porte, soprattutto quando si parla di porte tagliafuoco. Oltre alla resistenza alle fiamme, la tenuta dei fumi, nelle fasi iniziali dell’incendio in un compartimento antincendio protetto, è fondamentale per garantire la visibilità e vivibilità lungo le vie di fuga, aspetto a cui spesso in passato non è stata data la giusta importanza.
Oggi, a seguito della pubblicazione del DM 3 agosto 2015 e grazie all’ormai prossimo avvento della marcatura CE, i produttori di porte, professionisti, laboratori ed enti di controllo si dovranno confrontare, oltre che con le porte tagliafuoco EI, anche con quelle a controllo fumo, contraddistinte con le sigle
Sa e Sm. San.Co ha ottenuto tali certificazioni per le porte
Isofire LZ58.60, applicabili sia al modello LZ58.60.39 (39dB) che al modello LZ58.60.43 (43 dB).
La prova di controllo della dispersione del fumo per porte e sistemi di chiusura è descritta dalla norma UNI EN 1634-3 e
determina la capacità di un elemento di ridurre o eliminare il passaggio di fumo tra 2 compartimenti antincendio divisi da una porta.
I livelli di prestazione sono principalmente:
- a) Perdita fumo Sm – quando il massimo valore di dispersione misurato per la prova a temperatura ambiente e a 200 °C fino ad una sovrappressione di 50 Pa non eccede i 20 m3/h per la porta ad un’anta, o 30 m3/h per una porta a 2 ante
- b) Perdita fumo Sa - quando il massimo valore di dispersione misurato per la prova a temperatura ambiente ad una sovrappressione di 25 Pa non eccede i 3 m3/h per metro di lunghezza del gioco tra i componenti fissi e mobili della porta (es: tra battente e telaio porta), escludendo la perdita attraverso la soglia.